martedì 3 maggio 2011

NEL CANDORE... UN RICORDO

Nel silenzio ovattato del paesaggio,
candido, irreale, come è la neve,
sbuffi di fumo rompono il candore
del cielo, la vecchia casa colonica
sembra assopita, le finestre
appannate dal gelo,
le antiche rughe risaltano,
come memorie...
intirizziti passeri lasciano
lievi inpronte.

È l'antica casa dei nonni, a mezzo
monte, tra castagni, boschi, olivi,
in quel silenzio sembra pigolare
il ruscello, con lieti giochi
d'acqua
tra quei massi millenari!
Nella grande cucina ciocchi
d'olivo e di stipa ardono in giochi
di luce e faville che salgono
su per il camino accarezzano
il paiolo appeso alla catena... ...
la grande cucina ascolta
il silenzio
di quel candore, i tegami appesi
alle pareti attendono tra luce
e ombra, la madia sprigiona
l'antico profumo
del pane, un tavolo al centro
della stanza, alcune sedie come
sentinelle attendono!
Scende dolcemente la sera,
intorno al fuoco si anima
la famiglia, rosari
si sgranano al tepore
della preghiera...
Grandi sacconi di sfoglie
di granoturco
attendono il riposo, tra antichi
profumi giunge Morfeo...
il sogno continua in un ricordo
senza tempo!


LUCIANO TESTAI

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