martedì 18 gennaio 2011

ARTE: PER COMPRENDERE E FAR COMPRENDERE

Spesso tutto ciò che sappiamo sull'arte è frutto di commenti proposti da critici e studiosi, che sicuramente conoscono molto bene la materia in questione, e comunque una conoscenza "Teorica" non fa' mai male; ma ben poco si aggiunge sull'esperienza personale di "chi crea", o almeno ci prova. Provo così a far mente locale facendomi guidare dalla mia esperienza, soprattutto a riguardo della poesia. Ebbene, per quanto mi riguarda la scrittura è stata per me, sicuramente, un indirizzo di sfogo per superare la mia insicurezza, e successivamente per capire le ragioni di una depressione cronica che stava consumando le mie energie mentali, e la voglia di reagire. È stato all'inizio come scoprire il mondo per la prima volta, finalmente riuscii a capire me stessa (e anche ad apprezzare me stessa), allo stesso tempo riuscii a capire quanto il mondo potesse influenzare, positivamente o meno, il mio pensiero riempiendolo spesso di frustrazioni, anche ingiustificate. La fase successiva, anche se parte da lontano con la voglia di far leggere e valutare ad altri tutto ciò che avevo scritto (concorsi letterari e prime pubblicazioni), solo da poco tempo ho potuto osservarla appieno come "utilità dell'arte", cioè da quando ho inziato a disegnare e dipingere; e le arti visive sono di certo un modo immediato per comunicare il proprio pensiero o sensazione, ma credo che l'arte in generale sia anche il miglior metodo di comprensione fra le persone poiché non vi è altro mezzo migliore per comprendere e comunicare le nostre emozioni, altrimenti non è arte. 

giovedì 6 gennaio 2011

ALPI APUANE: VISTA

BARTALONI 2010


GUARDA, SENTI, ASCOLTA... È POESIA

Guarda,
non è solo
una mano
che si sposta,
una penna
che versa
inchiostro
come sangue,
una mente
che compone
e che comanda
di scrivere,
e non è
una vita strana
e la malinconia
nel cuore
mio complicato.

Senti,
il vento
che quest'oggi
sbatte forte,
lo spettacolo
di colori
del cielo terso
al tramonto,
la tristezza
e l'angoscia
di una giornata
fredda e piovosa;
e ascolta
il mare
nella sua rabbia
e nella sua calma,
una voce
che è forte
nel silenzio
o persa nel chiasso
del traffico umano.

Poesia è,
un ricordo
spuntato all'improvviso
e allora ridi o piangi,
l'immagine
del divino
che ti sembra
d'aver intravisto,
la violenza
di un sentimento
che erutta
pieno di forza,
forse ancor più
del male
di questo tempo
represso nell'anima
che piano t'avvelena.

da "L'ALFABETO DELLA POESIA 2010" Edito da IBISKOS-ULIVIERI
http://www.ibiskosulivieri.it/