venerdì 31 gennaio 2020

FRAGILITA' GLOBALE

 
 
Ed eccomi qui (anch'io) a darvi notizie sulla "notizia" del momento: l'epidemia da "Coronavirus".
Ma non parlerò dell'emergenza medica divenuta ormai globale; preferisco parlarvi dell'aspetto sociale, una epidemia che, ancora prima di colpire fisicamente le persone, mette in dubbio la nostra società "globalizzata", informatizzata ed "iperconnessa"", ma incapace di far fronte alle emergenze sanitarie.
Il problema principale è che i governi investono sempre di meno nella prevenzione dei rischi igienico-sanitari; la "globalizzazione" economica, ha portato all'apertura dei confini ed, anche, alla riduzione dei controlli su merci e persone ma, la cosa peggiore è la mancanza di controlli igienico sanitari, soprattutto nel settore alimentare, per tagliare i costi ed aumentare al massimo i profitti.
Ed ecco la nostra fragile civiltà globalizzata, pronta a giustificare tutto in nome del guadagno facile, ma che, adesso, ha paura.
 

2 commenti:

  1. Eppure anche le epidemie hanno i loro vantaggi, specie se la spesa per i pensionati ha livelli superlativi...magari un aiutino al virus, ed ecco che anziani e malati tolgono il disturbo, quasi fosse una selezione naturale. Partono sempre da quella città questi virus, la sars anni fa, il Covid19 ora, e sappiamo che nel grande istituto di virologia di Wuhan si sperimentano i virus più letali. A che fine non si sa, infatti il vaccino viene prodotto dopo averlo isolato sui malati. Si tratterà solo di guadagno facile o anche di selezione economica? Perché ne hanno parlato solo dopo centinaia i morti? Perché il vaccino in quella città è stato trovato solo dopo che in Italia è stato isolato il virus? Mah, sarò anche pessimista, ma non sono convinta si tratti solo di fatalità. Buona serata Susanna.

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    1. Ciao, Rosanna! Io non penso che ci sia di mezzo una "sperimentazione" (magari può essere che in partenza ci sia stato "qualcosa" del genere); ma, come ai tempi della SARS, il problema principale in quei paesi è la mancanza a volte totale di controlli sanitari, allevamenti di animali senza controlli veterinari (aumenterebbero i costi di produzione!), e, io dico principalmente, l'ipocrisia (anche nostra) che in nome del "risparmio" consente anche pratiche scorrette e persino illecite. Praticamente, ci limitiamo a guardare, fino a quando la situazione ci scappa di mano e, allora, abbiamo paura...

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