martedì 20 febbraio 2018

BASTA UNA DIVISA?




Di ritorno dai servizi di trasporto dei pazienti dai distretti ospedalieri di  Pisa, io e mio padre entriamo in un supermercato per le ultime compere; all'uscita, un uomo s'avvicina e, guardando la mia divisa, chiede se faccio volontariato, io rispondo di sì, e questo comincia a riempirmi di complimenti ed elogi. Dopo aver ringraziato e salutato quel signore, mio padre sembra essere ancora sorpreso della cosa, ma io gli dico: "Vedi? Basta una divisa e tutti ti cercano!". Questo episodio mi ha certo, di nuovo, rinfrancata della mia scelta di "perdere del tempo" in maniera utile alle persone, e convinta ancor di più che, se vogliamo migliorare il mondo dobbiamo, innanzitutto, rendere migliori noi stessi; ma, basta davvero una divisa?
Certo, appartenere ad una associazione di volontariato può far unire e rendere più efficaci gli sforzi di molti che, altrimenti, rimarrebbero solo sforzi dei singoli; purtroppo, troppo spesso la generosità viene confusa con la convenienza o persino l'affare economico (che non dovrebbe esservi), così arrivano notizie di scandali e abusi (l'ultima sugli aiuti destinati alla gente di Haiti, che ancora subiscono le conseguenze del violento terremoto del 2010), queste non sono belle pagine della storia del volontariato da ricordare...

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