gelidi, chiusi ricoverano i sogni dall'incanto del giorno;
porta aperta e lenti ricordi del passato
riaffiorano come mezzo appassiti da una brinata;
ed è tutto come sempre, come ogni giorno, o quasi,
fiammelle dorate vaganti contro il mulino che macina il tempo.
E' il sonno che si sveglia, in un sogno perpetuo
che è il giorno: moto perpetuo, sembra non finire;
eppure, ad una fine approderà
tal che sia, a lenti passi, sempre più svelti
sulla strada del tempo che termina, e muore anch'esso
e risorge appresso, gocciolando lacrime sciolte dal ghiaccio.
Da "Riflessi" Ed. Pagine (vedi il gadget a lato del blog)
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