martedì 18 gennaio 2011

ARTE: PER COMPRENDERE E FAR COMPRENDERE

Spesso tutto ciò che sappiamo sull'arte è frutto di commenti proposti da critici e studiosi, che sicuramente conoscono molto bene la materia in questione, e comunque una conoscenza "Teorica" non fa' mai male; ma ben poco si aggiunge sull'esperienza personale di "chi crea", o almeno ci prova. Provo così a far mente locale facendomi guidare dalla mia esperienza, soprattutto a riguardo della poesia. Ebbene, per quanto mi riguarda la scrittura è stata per me, sicuramente, un indirizzo di sfogo per superare la mia insicurezza, e successivamente per capire le ragioni di una depressione cronica che stava consumando le mie energie mentali, e la voglia di reagire. È stato all'inizio come scoprire il mondo per la prima volta, finalmente riuscii a capire me stessa (e anche ad apprezzare me stessa), allo stesso tempo riuscii a capire quanto il mondo potesse influenzare, positivamente o meno, il mio pensiero riempiendolo spesso di frustrazioni, anche ingiustificate. La fase successiva, anche se parte da lontano con la voglia di far leggere e valutare ad altri tutto ciò che avevo scritto (concorsi letterari e prime pubblicazioni), solo da poco tempo ho potuto osservarla appieno come "utilità dell'arte", cioè da quando ho inziato a disegnare e dipingere; e le arti visive sono di certo un modo immediato per comunicare il proprio pensiero o sensazione, ma credo che l'arte in generale sia anche il miglior metodo di comprensione fra le persone poiché non vi è altro mezzo migliore per comprendere e comunicare le nostre emozioni, altrimenti non è arte. 

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